L'equilibrio della mela
Condivisione e solitudine: due parti di un unico insieme. Dolce e gustoso. Riflessioni in cammino con gli amici alla malga Zanoni.
Malga Zanoni, mille metri sopra Chiavari. Là in fondo c’è il mare.
Condivisione
È l’ultima tappa del mio viaggio in centro Italia, viaggio di luoghi e amici cari iniziato un mese fa. La malga Zanoni, sull’Appennino ligure, è un posto accogliente e ben tenuto, lontano dalla civiltà là sotto benché accessibile con mezz'ora di cammino.
Lasciamo la pianura infuocata e saliamo al fresco per starci qualche giorno.
Ho sempre amato il rifugio per la sua intimità e lo spazio di condivisione che sa offrire. E qui siamo tra amici e persone che conosco per la prima volta. Il posto fa la selezione: la gente che arriva quassù o, ancor più, chi ha cambiato vita per occuparsi di questo nido è già un po’ speciale.
La condivisione è una dimensione che cerco e coltivo. È il modo di stare insieme che più mi soddisfa. Fare piccole cose, cucinare, mangiare, camminare, parlare, viaggiare, svegliarsi con gli altri, insomma trascorrere insieme un frammento di esistenza mi fa stare bene.
Il contatto veloce, tipico della città, mi lascia spesso il desiderio di andare oltre, l’acquolina in bocca di un assaggio. Non mi basta. Bar, cinema, cena fuori li pratico pochissimo, proprio se non c'è alternativa. Sono come usciti dalle mie abitudini. Piuttosto mi organizzo e vado a trovare gli amici laddove sono. Disponibile a muovermi, come in questo caso, per raggiungerli e trascorrere del tempo insieme.
È nei giorni che emergono le qualità, i discorsi, le esperienze, lo scambio, la gioia. Nella quotidianità dei gesti reciproci. Ci vuole un po’ di tempo e un po’ di spazio.
Ruscelli freschi lungo il cammino.
Solitudine
Non potrei fare a meno della condivisione. Così come non potrei fare a meno della solitudine, mia grande maestra. In questo viaggio l’ho proprio alternata: una settimana di condivisione in casa, una solitaria e adesso eccomi qui: mentre scrivo, c’è chi intorno a me sta preparando la serata delle stelle. Aspettiamo che il cielo si pulisca per osservarlo tutti al telescopio.
Senza accorgermi, in questi giorni ho composto perfettamente la mela del mio equilibrio. È dalla solitudine, in viaggio o ferma, che traggo l’energia di andare verso gli altri. È questo il mio motore, spazio di massima libertà e creatività, contatto con me stessa che consente la relazione. Altrimenti mi perderei o non ne godrei nello stesso modo.
Cercarsi, scegliersi, proprio quella persona, proprio in quel luogo.
La libertà di star bene da soli garantisce quella di star bene con gli altri, ascoltarli, capirli, portarli con sé anche quando non ci sono. Offrire ciò che ho, ciò che sono, senza paura né barriere. E ricevere, trattenere il più possibile. Non è sempre stato così, è un equilibrio.
L’equilibrio della mela. Solitudine e condivisione, due parti di un unico insieme. Dolce e gustoso.
Ti saluto con l'immagine di questa chiesetta deliziosa incontrata oggi lungo il cammino. In pietra, con una cascata di gerani a celebrare la Madonnina. Non sono religiosa ma riconosco la spiritualità. E qui si respira.
Un abbraccio e a presto
Cristina
Grazie di aver letto fin qui. Se ti fa piacere lascia un commento o condividi
Bellissimo! Sono in sintonia con la tua sensibilità e con la maturità che fa trovare l'intero negli apparenti opposti. Buon cammino!
hai saputo esprimere con semplicità un pensiero profondo. Ti auguro ogni bene