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Avatar di Anna

Mi tuffo in questa tua riflessione, con il piacere di un tuffo in mare. Mi muovo poco da casa, o certamente non quanto te ma in qualche modo la dimensione del nomadismo la sento sempre di più. Si perché le parole viaggio e Vita stanno bene insieme e spesso si confondono anche per chi non macina chilometri.

Un nomade è iun Senza....e ognuno può mettere i suoi senza. Per me è senza patria, senza frontiere, senza meta, senza ideologie, senza condizionamento, nei momenti migliori senza nome....e potrei continuare a lungo.

Vivo a Milano in una casa con una famiglia ancora numerosa ma una parte di me è sganciata. Forse nomade sul posto.

Fluida come il fiume dei Maestri. Un po' in volo, sospesa da terra , a volte mi pare anche troppo , non in quanto distratta ma protesa , più ampia del corpo . Qui ma in un ovunque o forse in un luogo fatto di tutti i luoghi che ho visitato ma da cui probabilmente non sono mai tornata. Impastata di vento, di sale, di roccia, di incontri.

Essere nomadi sul posto, permette di essere più leggeri, permette di stare in mezzo ad una discussione e viverla con la leggerezza di chi non vi mette radici, allena a guardare i problemi come parte del.paesaggio e lasciare che scorrano, insegna che dei momenti di sosta sono necessari e che casa è l'universo intero.

Aspetto i racconti dal veliero.

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Avatar di Giovanna Roiatti

Sono a Corinto. Troppo caldo per stare all'aperto. Ecco, mi spaventano un po' i fastidi che puoi incontrare quando non sei nella tua cuccia: il troppo caldo o il troppo freddo, il troppo umido o il troppo ventoso, la nostalgia per qualcosa o qualcuno, la stanchezza di un cammino lungo senza ripari. Ecco perché mi considero una viaggiatrice, sempre pronta a partire, ma anche contenta di tornare. Forse perché sono nonna, forse perché amo tanto la casa con annessi e connessi....Ma sono aperta a tutte le opportunità e ho sempre lo zaino pronto!

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