Disfruta mucho que la vida son dos días 💖
Ciao, felice di ritrovarti fra i Pensieri Nomadi. Ringrazio subito
che mi ha rivolto questo augurio, che è proprio lo spirito con cui sono partita. Lo rivolgo a tutti.Oggi scrivo da un luogo un po' speciale: Setenil de las Bodegas. Un pueblo bianco e antico dell’Andalusia, con le case scavate nelle rocce di calcare. Lo vedi qui sopra nella foto.
Sono arrivata stamattina da Ronda, un altro capolavoro più famoso, distante mezz'oretta di bus. Fa molto caldo, sembra luglio, il sole è accecante. Mi sono rifugiata in un angolo di ombra in un delizioso bar sul fiume a mangiare una tapita e a bere un cafecito. E intano scrivo un po’.
Adoro gli spagnoli, a cominciare dalla lingua. Appena arrivata, otto giorni fa a Siviglia, mi sono sentita subito accolta. Sono arrivata a mezzanotte in aeroporto e avevo qualche timore, subito svanito, grazie alla gentilezza del taxista e di Stefano, che mi ha ricevuto in ostello sebbene fuori orario. Non c'è paese più sicuro e che ti metta a tuo agio.
Partire in solitaria crea sempre una certa agitazione, scatena paure e insieme una grande eccitazione per l'avventura che sarà e il coraggio che chiama in gioco, soprattutto se sei donna. Ho viaggiato parecchio da sola negli ultimi anni, eppure ogni volta è questo il mix emotivo che si ripresenta, dalla vigilia all'arrivo. Giunta a destinazione, è come se si depositasse sul fondo, e allora subentra la pura vida. Cioè la semplicità del vivere bene, soddisfatti di quello che si ha e con uno sguardo positivo sul futuro.
Perché la solitaria è più di ogni altro viaggio un' avventura dell’anima, un'esperienza speciale per l’intensità tutta particolare - che deriva dall’essere lì, senza filtri - che avvolge ogni momento, ogni luogo, ogni incontro, ogni gesto, anche il più consueto, come prendere un treno. Provare per credere.
Se mai volessi fare un viaggio per conto tuo, o se fosse la prima volta, la Spagna è perfetta. La gente, i posti belli, tutto è facile, i prezzi modici, gli ostelli puliti, il cibo buonissimo.
Fuori stagione è il top. Mi rendo conto che non tutti possono viaggiare a febbraio, ma magari con un po' di organizzazione ci puoi fare un pensierino. Il clima è mite, la luce già lunga fino alle 7 di sera, il turismo nel suo punto più basso.
A Siviglia in particolare ho incontrato il turismo di massa, soprattutto cinesi, giapponesi, sudcoreani, indiani, che si muovono in gruppi numerosi. Oltre alle scolaresche in gita da ogni parte d’Europa. Ma tutto sommato è ancora sostenibile, tra meno di un mese non lo sarà già più. Per darti un’idea, ho prenotato una visita guidata al celebre Real Alcazar e mi sono trovata l’unica del gruppo, con giro personalizzato in italiano 😊 E piazza di Spagna nel pomeriggio si presentava così.
In questo viaggio ho voglia di muovermi. Sto facendo pertanto un giro itinerante con tappe di tre o quattro giorni in ogni posto, ma fisso l’alloggio man mano, seguendo un ritmo completamente personale e libero, dettato soltanto dal mio viandante interiore. Non so quanto tempo starò qui e dove sarò dopodomani. L'organizzazione è ai minimi storici: non c’è niente da fare, più si riduce e più si sta bene.
Uso i mezzi pubblici, mi piace mischiarmi con la gente del posto e fuori dal finestrino il territorio è incantevole, di verdi boschi, campagne e montagne; prediligo gli ostelli con camere di quattro letti, sia per il prezzo sia per trovare miei simili, per poter lavorare nello spazio comune e cucinare la colazione. Non costa molto e la sera esco a mangiare qualcosa.
Cammino tantissimo per conoscere gli angolini più nascosti delle città e i bei dintorni panoramici. Al lavoro dedico alcune mattine. Telefono ai miei cari, scrivo, leggo, sono molto vicino a me stessa e non mi capita di sentirmi sola. È uno spauracchio che si ha prima di partire, ma poi il viaggio ti prende e non succede. Per ora comunque sono piuttosto eremitica e mi limito a qualche breve incontro occasionale. L’importante è ascoltare le proprie esigenze, non contrastarle.
I luoghi sono ben tenuti e curati. I tre che ho visitato finora sono turistici ma molto belli, per la storia straordinaria e per la geografia. Guarda qui sotto le incredibili gole di Ronda. Succede però, come in molti altri posti del mondo, che i centri storici si svuotino, gli abitanti si spostino più in là per far posto ai turisti e che quindi piano piano i territori perdano la propria identità autentica. Il simpatico Stefano dell’ostello di Siviglia mi spiegava che la città sta subendo questa involuzione negli ultimissimi anni, da dopo la pandemia.
E’ così, ormai mi sono rassegnata, è un processo irreversibile che ci coinvolge tutti, perché tutti siamo abitanti e siamo turisti o viaggiatori, che dir si voglia. D’altra parte, però, la storia, la natura e le tradizioni rimangono e sta a noi tenerle vive e proteggerle il più possibile, anche come forma di resistenza alla globalizzazione.
Domani, treno + bus, parto per Tarifa, il ventosissimo punto sud della penisola iberica. Sono curiosa e affascinata. Vedremo com’è. Viaggio senza guida e con informazioni minime, e così è sempre una sorpresa.
Sei stato o stata da queste parti? Se hai qualche consiglio da darmi, ne sono felice.
Io provo la tua stessa fascinazione per la Spagna, ho vissuto a Granada sei mesi dopo la laurea e ho girato tutta la Spagna. In generale vedo che noi italiani adoriamo la Spagna
Grazie per la citazione ❤️ è una delle tante espressioni spagnole che adoro. Condivido in pieno, la Spagna è ideale per viaggiare da soli e la prossima settimana, anche se è solo per 6 giorni, vado in solitaria a trovare I miei amici spagnoli. Sarà un pò come tornare nell'altra casa dell'anima. Vai da Casa Ricardo se puoi a Siviglia, fa delle croquetas buonissime.