Suggestioni per un viaggio un po' speciale: Giappone
L' ospitalità gratuita ✨La poesia della campagna ✨ I luoghi marginali ✨ Templi, giardini, cimiteri ✨ Mezzi pubblici e alloggi economici
Paragonato ai trolley, borsoni ed enormi valigie che mi circondano al check in di Malpensa, il mio zaino di 6 chili avvolto nella plastica della security bag fa l’effetto di una caramella: eppure contiene tutto quel che serve, e forse qualcosa in più che non userò.
✨Mezzi pubblici e alloggi economici
Chi mi segue da un po’ lo sa, bagaglio più essenziale possibile. Questa volta si prospettano tratti a piedi e spostamenti con soli mezzi pubblici. La schiena ringrazia.
Arrivo a Osaka via Helsinki ma il tragitto è ancora lungo per Shikoku, sud Giappone, da dove inizia il mio viaggio. Il bus per Takamatsu è appena fuori, ma prima vado al post office dell’aeroporto a ritirare il dispositivo per il wifi che ho prenotato online.
La scatoletta che mi collega col mondo sarà sempre con me, per 45 giorni, una sicurezza e una possibilità di muovermi anche nei luoghi più sperduti guidata da Google Maps con una precisione mai vista. Tenendo conto che in Giappone non ci sono gli indirizzi e l’orientamento è un mistero.
Sono venuta a Shikoku per muovere qualche passo sul Cammino degli 88 templi. La casa del pellegrino che mi ospita la prima sera è vicino al tempio 84. Ho una camera con tatami in una locanda tradizionale, la prima di una lunga serie. Posti suggestivi ed economici, che affiancherò agli ostelli, in genere buoni anche se di poco prezzo.
Ciao, benvenuta e benvenuto tra i Pensieri Nomadi di questa settimana💐
Qui non troverai una cronaca della mia esperienza in Giappone, sarebbe noiosa. Condivido alcuni spunti, che possono essere utili o di ispirazione per farci un bel viaggio. Buona lettura e se non sei ancora iscritto puoi farlo ora, grazie.
Questo è un viaggio essenziale anche dal punto di vista delle finanze. Comincio subito accogliendo il consiglio di comprare il sushi nel vicino supermercato dopo le 18, quando i prezzi si riducono della metà! Se ti organizzi in modo autonomo, sul cibo e gli alloggi (su Booking ne trovi moltissimi) puoi contrarre parecchio, esosi sono invece i trasporti.
Tips: spendi meno e sei più sostenibile se ti concedi qualche giorno in più e non sei costretta a fare tutto di corsa. Eviti di prendere gli aerei interni e i treni regionali o i bus - comodi i notturni che ti fanno risparmiare l’alloggio - costano un decimo dei famosi Shinkansen. Questi bolidi collegano le grandi città a una velocità supersonica e non ti fanno godere il paesaggio.
✨Poesia delle campagne
La mia avventura in solitaria dalla regione meno frequentata del Giappone, dai suoi campi coltivati, dalla tradizione ancora radicata, dai suoi templi diffusi, dai boschetti di bambù. E parto con un tuffo a capofitto nello Shikoku Henro, l’antico pellegrinaggio risalente a 1200 anni fa che gira intorno all’isola per 1200 km (imparerai a conoscere che i giapponesi sono precisi). Ne scelgo un breve tratto, che mi consente un primo assaggio della dimensione che più mi affascina di questo paese, la spiritualità.
Come sul Cammino di Santiago, anche lungo il Cammino degli 88 templi rilasciano i timbri nei luoghi di sosta. Si compra un libretto che diventa preziosissimo: una pagina dopo l’altra, si susseguono i tratti meravigliosi della scrittura giapponese stesi a china.
Il primo giorno mi accompagna Harohuri Shishido, un pellegrino addetto alla accoglienza degli stranieri. Con lui visito i templi 1-6, accessibili a tutti - il difficile viene dopo -, e partecipo ardentemente al rituale che devoti di ogni tempo ripetono a ogni fermata. Da sola cammino ancora per qualche giorno, visitando altri santuari e gustando passo dopo passo la campagna giapponese, disseminata di orti e tempietti. La poesia si trova qui, non nelle città. Attraversarle in treno poi è un incanto.
Tips: il Giappone è un paese molto sicuro anche per una donna che viaggia da sola. Puoi camminare per ore nelle campagne in piena tranquillità anche la sera. E se ti vedono in difficoltà, ti indicano la strada o ti accompagnano se ti sei persa, ti conducono alla fermata giusta se hai sbagliato treno. Al sud c’è poco inglese, ma si fa tutto con brevi parole scritte su un foglietto se si fa fatica a usare Google traduttore.
✨ Templi, giardini e cimiteri
Spesso sono una cosa sola e sono uno dentro nell’altro. Ne ho un saggio appena arrivata, ai Ritsurin Garden di Takamatsu. E sarà un’escalation fino ai giardini secchi di tradizione zen, che mi terrà rapita per tutto il viaggio. Nei templi si può dormire e cenare, partecipare a cerimonie, prendere i tradizionali bagni caldi.
Faccio questa esperienza lungo il Cammino, ma anche sulla montagna sacra di Koyasan. E qui scopro un luogo straordinario: il cimitero di Okunoin, con 200 000 tombe immerse in una foresta di cedri.
La ricerca dei templi e dei giardini mi guida in tutto il viaggio. Faccio persino i 1368 scalini di pietra per arrivare al santuario di Kompirasan, dedicato ai marinai.
Donazioni al santuario di Kompirasan, contenitori di riso, quadri e una barca ricoperta di pannelli solari.
Tips: questi luoghi sono mete turistiche come molti altri in Giappone. Per poterli gustare appieno, ci si può fermare qualche giorno invece della mezza giornata solitamente dedicata dai visitatori. In modo da poterci camminare la mattina presto o al tramonto, quando tutti sono andati via, e tornarci magari più volte soltanto per stare ed osservare. Grazie a questo “metodo”, partecipo lungo tutto il viaggio a numerose cerimonie e rituali antichissimi. Indimenticabile.
✨ L'ospitalità gratuita e i luoghi marginali
Non sarebbe lo stesso viaggio se non fossi ospite Servas, l' organizzazione internazionale che ha fatto dell' ospitalità gratuita uno strumento di conoscenza e di pace tra i popoli. Il Giappone è un paese difficile da penetrare, sia per la cultura diversissima dalla nostra, sia per la lingua inaccessibile. Servas permette di entrare nelle case e un contatto ravvicinato con le persone che sarebbe altrimenti impossibile.
Per saperne di più: il sito di Servas Italia, il sito di Servas International, il sito di Servas Giappone.
A Maizuru con la signora Sachico Fukumura, 80 anni, che mi ha fatto entrare nella sua stanza della pittura. La mattina seguente a colazione ho trovato un dono da portare in Italia, dipinto per me durante la notte.
Scrivo in anticipo preannunciando il mio arrivo, e ricevo risposta positiva da cinque soci a Nagasaki, Beppu, Naira, Maizuru e Tokyo. Non tutti hanno la disponibilità di un alloggio (in genere si sta per due o tre notti). Spesso le case sono piccole, e in alternativa mi offrono giri in città, deliziose cenette, la partecipazione alla cerimonia del tè, ma anche nuovi contatti. Una catena di conoscenze che diventa la parte più preziosa del viaggio.
Scelgo persone che risiedono in luoghi che ho previsto di visitare e altre che stanno in luoghi più marginali, che non hanno attrazioni turistiche. E proprio in questi ho l’occasione di entrare nel vivo e di scoprire bellezze diverse. La versione moderna di un giardino tradizionale in un sobborgo di Nara. Che mi è piaciuto più dell' antica capitale, ormai snaturata al pari di Firenze. O le terme pubbliche di Maizuru, dove la gente va a curarsi le ossa per 5 euro stando a mollo a chiacchierare per ore. Le ho amate più delle famose onsen assalite dagli stranieri.
Tips: transitare in alcuni luoghi marginali, da inframezzare a quelli più famosi, è sempre interessante perché permette di uscire dalla bolla del turismo che ci restituisce una visione spesso parziale dei posti, per non dire distorta.
✨ Un itinerario: da Shikoku a Tokyo (marzo e aprile)
Arrivo a Osaka, bus per Takamatsu e un tratto del Cammino degli 88 templi: campagne, orti, santuari, giardini, che bellezza
Kotohira: tempio di Kompirasan, luogo di pellegrinaggio frequentatissimo, e ancora campagne da camminare tutto intorno
Naoshima: la piccola isola centro dell’arte contemporanea, con il museo di Tadao Ando, i buddha sulla spiaggia e il pesce fresco più buono di sempre
Uchico: la perla nascosta di Shikoku, con le case e i giardini raffinatissimi dei ricchi mercanti e la fabbrica di produzione della carta washi
La locanda che mi ospita a Uchico ricavata in una dimora signorile del XVII secolo. A marzo fa ancora freddo e quando mi siedo al tavolo basso posiziono la coperta termica a coprire le gambe.
Beppu: un posto abbastanza pazzesco sull’isola di Kyushu, dove sgorgano 100 milioni di litri di acqua calda al giorno, con fumi e fanghi ribollenti che sbucano dai marciapiedi
Nagasaki: mi sono innamorata delle sue viuzze, gli alberi sopravvissuti alla bomba atomica, il porto, l’atmosfera asiatica e la sua storia così intrecciata a quella europea
Bus notturno per Osaka e treno per Koyasan: il monte sacro con decine di templi, in uno di questi pernotto, è la cosa più cara che faccio ma vale la candela
Nara e sobborghi di Nara: l’antica capitale non si può mancare, e nemmeno quello che le gira intorno
Akusa: in piena campagna, pura poesia. Non ci sarei mai arrivata senza un consiglio Servas
Passeggiando per il villaggio di Akusa tra i sakura in fiore capisco perché si chiamano così: “sa”, l'attributo di dio, “kura”, il posto dove ci si siede.
Maizuro: non ci sarei mai andata se non fosse stato per l’ospitalità Servas e mi sarei persa le terme pubbliche, centro della socialità giapponese
Kyoto: senza aspettative e senza programmare mi sono trovata nel pieno della fioritura dei ciliegi - una cosa da pazzi
Tokyo: la gincana in bus con vista monte Fuji dal finestrino, strade sopraelevate e lunghi ponti sospesi vale tanto quanto la pazza capitale e soprattutto il cabin hotel che una volta nella vita bisogna provare
Tips: a parte qualche must che non si può non inserire, quasi tutto l’itinerario si è fatto facendolo, grazie ai consigli degli altri viaggiatori e dei soci Servas; vale il viaggio perdersi qualche luogo famoso e guadagnare qualche sorpresa che ci rimarrà nel cuore più di un museo o di un monumento celebre.
Grazie del tuo tempo, e se desideri informazioni su questo viaggio sarò felice di condividerle nei commenti.
Un caro saluto,
Cristina
Per il mio prossimo viaggio in Giappone vorrei anche io fare parte del pellegrinaggio degli 88 templi, bellissimo viaggio e bellissima esperienza! Complimenti!
Che viaggio meraviglioso, grazie per averlo condiviso!