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Avatar di pollywantsacracker

Ho cominciato a farmi queste domande a vent'anni: studiavo diritti umani a scienze politiche, e un giorno trovai a un convegno dei vecchi magazine di economia etica (che tutt' ora vado a leggere,ogni tanto, in biblioteca): rimasi shoccata. Nel giro di qualche anno mi trasferii in collina con le mie figlie, abolii la TV per non farmi contaminare, e provai a vivere una vita non consumista. Ma poi piano piano abbiamo cominciato a usare internet, siamo andate a vivere in una città di mare, e piano piano quello schifo che avevo chiuso fuori dalla mia casa di sasso, è tornato a essere parte delle nostre vite. Solo che la TV era una commodity e è stato facilissimo rinunciarvi, mentre con internet ci pago i conti, ci viaggio, ci gestisco persino i documenti, ed è molto complicato rinunciare, e non perché io sia pigra. Insomma, non so quale è il modo giusto per vivere. Io cerco per quanto posso di non arrecare danno agli esseri senzienti.

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Avatar di Silvia Amato

Concordo totalmente e condivido l'idea di attivare la compassione meditando e diffondendo energia e amore: spesso lo faccio cercando di espanderla il più possibile. è un periodo particolare in cui oltre alla guerra abbiamo a che fare con un patriarcato bello agguerrito, con un dolore interno che si manifesta in odio e violenza. Quello che posso fare è agire con compassione, dare supporto e allo stesso tempo come te dici, filtrare, ovvero mantenere ciò che mi fa bene. Buona Rinascita Cristina, spero che questo sentimento arrivi a tutto il mondo 😘

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