Ho cominciato a farmi queste domande a vent'anni: studiavo diritti umani a scienze politiche, e un giorno trovai a un convegno dei vecchi magazine di economia etica (che tutt' ora vado a leggere,ogni tanto, in biblioteca): rimasi shoccata. Nel giro di qualche anno mi trasferii in collina con le mie figlie, abolii la TV per non farmi contaminare, e provai a vivere una vita non consumista. Ma poi piano piano abbiamo cominciato a usare internet, siamo andate a vivere in una città di mare, e piano piano quello schifo che avevo chiuso fuori dalla mia casa di sasso, è tornato a essere parte delle nostre vite. Solo che la TV era una commodity e è stato facilissimo rinunciarvi, mentre con internet ci pago i conti, ci viaggio, ci gestisco persino i documenti, ed è molto complicato rinunciare, e non perché io sia pigra. Insomma, non so quale è il modo giusto per vivere. Io cerco per quanto posso di non arrecare danno agli esseri senzienti.
Complimenti, stimo molto chi ricerca il suo modo, un modo diverso di stare al mondo, con delicatezza. Grazie della tua condivisione e buona Pasqua di pace
Concordo totalmente e condivido l'idea di attivare la compassione meditando e diffondendo energia e amore: spesso lo faccio cercando di espanderla il più possibile. è un periodo particolare in cui oltre alla guerra abbiamo a che fare con un patriarcato bello agguerrito, con un dolore interno che si manifesta in odio e violenza. Quello che posso fare è agire con compassione, dare supporto e allo stesso tempo come te dici, filtrare, ovvero mantenere ciò che mi fa bene. Buona Rinascita Cristina, spero che questo sentimento arrivi a tutto il mondo 😘
Grazie per aver trovato le parole per tradurre sentimenti ed emozioni così attuali. Concordo su tutto. Anch’io mando il mio cuore a Gaza tutti i giorni, dove incontrerà il tuo.
Grazie di questa bella riflessione su una domanda che mi faccio anch'io spesso, condivido le tue parole.
Non molto tempo fa ho letto una possibile risposta che adesso mi ripeto come un mantra: "In tempi di guerra, così come in quelli di pace, hai una sola missione: donare amore".
Ciao Cri, sempre un piacere leggerti e condividere pensieri! Certo , le guerre intorno a noi e in tutto il mondo aumentano di tanto il senso di impotenza e la voglia di essere in grado di 'stoppare' tutto......ma il tutto comincia dall'infinitàmente piccolo cioè da noi e dalla vita di ogni giorno.......ed è solo nella nostra quotidianità che possiamo agire........custodendo la pace nel cuore x poterla trasmettere intorno.....cosa nn proprio facilissima! Ma indispensabile provarci sempre e comunque..... Ti abbraccio forte. Fatti viva. Baci a te ed al capitano.
Cara Stefi, che bello trovare qui le tue parole tra le mie 😊
Ci provo, consapevole che non c' è molto altro e che questo coltivare il nostro orto di pace è molto, moltissimo. Ti sento vicino, ti abbraccio e ti chiamo presto.
Come dici tu dosare l'informazione è importante, anche perché a volte solo scorrendo i social ti ritrovi a leggere titoli molto forti e tematiche che vanno in un'unica direzione, di solito c'è proprio un'agenda setting degli argomenti da affrontare che vanno ad ondate. Io mi sono abbonata ad Internazionale, vado al Festival di Ferrara quando posso ed è un modo per informarsi e conoscere nuove realtà e anche buone notizie, cosa che forse manca nei nostri notiziari italiani. Perché non si può raccontare una buona notizia ogni giorno, descrivere una nuova realtà e magari offrire un po' di approfondimento? Invece è tutto rapido e tutto già impacchettato, senza la possibilità di analisi critica. A parte questo, Servas mi sembra un'iniziativa bellissima! Non mi ricordo se l'avevi usata in NZ?
Ho cominciato a farmi queste domande a vent'anni: studiavo diritti umani a scienze politiche, e un giorno trovai a un convegno dei vecchi magazine di economia etica (che tutt' ora vado a leggere,ogni tanto, in biblioteca): rimasi shoccata. Nel giro di qualche anno mi trasferii in collina con le mie figlie, abolii la TV per non farmi contaminare, e provai a vivere una vita non consumista. Ma poi piano piano abbiamo cominciato a usare internet, siamo andate a vivere in una città di mare, e piano piano quello schifo che avevo chiuso fuori dalla mia casa di sasso, è tornato a essere parte delle nostre vite. Solo che la TV era una commodity e è stato facilissimo rinunciarvi, mentre con internet ci pago i conti, ci viaggio, ci gestisco persino i documenti, ed è molto complicato rinunciare, e non perché io sia pigra. Insomma, non so quale è il modo giusto per vivere. Io cerco per quanto posso di non arrecare danno agli esseri senzienti.
Complimenti, stimo molto chi ricerca il suo modo, un modo diverso di stare al mondo, con delicatezza. Grazie della tua condivisione e buona Pasqua di pace
Concordo totalmente e condivido l'idea di attivare la compassione meditando e diffondendo energia e amore: spesso lo faccio cercando di espanderla il più possibile. è un periodo particolare in cui oltre alla guerra abbiamo a che fare con un patriarcato bello agguerrito, con un dolore interno che si manifesta in odio e violenza. Quello che posso fare è agire con compassione, dare supporto e allo stesso tempo come te dici, filtrare, ovvero mantenere ciò che mi fa bene. Buona Rinascita Cristina, spero che questo sentimento arrivi a tutto il mondo 😘
Grazie, le tue parole mi danno conforto, non siamo in pochi ad avere questi sentimenti, ed è già qualcosa. Un abbraccio di pace
Buona Pasqua a tutti! E, visto i tempi, speriamo davvero che si vada erso una vera Rinascita!
Buona Pasqua di pace caro Flavio
Grazie per aver trovato le parole per tradurre sentimenti ed emozioni così attuali. Concordo su tutto. Anch’io mando il mio cuore a Gaza tutti i giorni, dove incontrerà il tuo.
Buona Pasqua di pace cara Donatella
Grazie di questa bella riflessione su una domanda che mi faccio anch'io spesso, condivido le tue parole.
Non molto tempo fa ho letto una possibile risposta che adesso mi ripeto come un mantra: "In tempi di guerra, così come in quelli di pace, hai una sola missione: donare amore".
Ciao Laura, piacere di conoscerti tra queste righe. Molto vero quello che condividi, grazie a te.
Mi piace Cri la via della pulizia interiore e del disarmo nei gesti e nelle parole.
Non abbiamo altro ma non è poco perché le parole lievi e gentili e la pace interiore sono luce nel buio e nel buio anche una luce minuscola si vede.
Mi piace anche il volo sul posto nei luoghi della sofferenza perché se usciamo dal nostro piccolo Io usciamo da ogni confine.
Grazie come sempre perche ci fai riflettere.
Grazie a te, le tue parole completano le mie.
Ciao Cri, sempre un piacere leggerti e condividere pensieri! Certo , le guerre intorno a noi e in tutto il mondo aumentano di tanto il senso di impotenza e la voglia di essere in grado di 'stoppare' tutto......ma il tutto comincia dall'infinitàmente piccolo cioè da noi e dalla vita di ogni giorno.......ed è solo nella nostra quotidianità che possiamo agire........custodendo la pace nel cuore x poterla trasmettere intorno.....cosa nn proprio facilissima! Ma indispensabile provarci sempre e comunque..... Ti abbraccio forte. Fatti viva. Baci a te ed al capitano.
Cara Stefi, che bello trovare qui le tue parole tra le mie 😊
Ci provo, consapevole che non c' è molto altro e che questo coltivare il nostro orto di pace è molto, moltissimo. Ti sento vicino, ti abbraccio e ti chiamo presto.
Come dici tu dosare l'informazione è importante, anche perché a volte solo scorrendo i social ti ritrovi a leggere titoli molto forti e tematiche che vanno in un'unica direzione, di solito c'è proprio un'agenda setting degli argomenti da affrontare che vanno ad ondate. Io mi sono abbonata ad Internazionale, vado al Festival di Ferrara quando posso ed è un modo per informarsi e conoscere nuove realtà e anche buone notizie, cosa che forse manca nei nostri notiziari italiani. Perché non si può raccontare una buona notizia ogni giorno, descrivere una nuova realtà e magari offrire un po' di approfondimento? Invece è tutto rapido e tutto già impacchettato, senza la possibilità di analisi critica. A parte questo, Servas mi sembra un'iniziativa bellissima! Non mi ricordo se l'avevi usata in NZ?