Estremo Occidente. Che cosa si vede da qui?
I valori inestimabili che abbiamo in Europa dobbiamo saperli e ricordarceli sempre, non darli per scontati.
Le infinite spiagge bretoni.
Sono ripartita dall’Italia il 26 settembre e, dopo qualche giorno a Venezia, sto viaggiando in Francia (i voli Venezia-Marsiglia sono economici). Risalendo la costa atlantica con tappe ad Arcachon e La Rochelle, sono giunta qui a Lorient, una cittadina della Bretagna Sud.
Da alcuni anni non viaggiavo in Europa e devo dire che sono colpita dalle impressioni che mi stanno lasciando questi luoghi. Sono belli, non soltanto paesaggisticamente, ma soprattutto ben curati, ordinati e con una bassa densità abitativa, il che li rende ancor più spaziosi di quanto già non siano.
Avendo base nelle cittadine, ci muoviamo intorno, facendo lunghe passeggiate sulle infinite spiagge che si scoprono quando si ritirano le maree. Parlo al plurale, perché mi sto muovendo con il mio compagno Giorgio e qui a Lorient siamo ospiti di una cara amica che ci ha messo a disposizione una stanza nel suo appartamento luminoso in centro città.
La convivenza è una forma generosa che apprezzo molto, permette un vero incontro e rende tutto possibile e sostenibile anche economicamente. E da queste parti non scherzano coi prezzi.
Siamo fortunati perché abbiamo insolite giornate di sole - qui piove spesso e il cielo si annuvola diventando buio - che ci permettono le esplorazioni. Le alterno al lavoro, e per ora sta funzionando anche in questa fase un poco congestionata di scadenze. Sono le 6,30 e sono al tavolo da un’oretta, per portarmi avanti il più possibile prima che la giornata si faccia piena.
Ciao, benvenuta e benvenuto tra i Pensieri Nomadi 🌹
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Fuori è ancora buio e, in compenso, la sera la luce del tramonto si protrae fino alle 21. L’Occidente, con le sue luci.
Com’è lontano l’Oriente, in cui ho viaggiato tanto in questi anni, dove al contrario tutto inizia prestissimo - a Tahiti il supermercato apriva alle 4 del mattino - e finisce altrettanto presto, alle sei di sera fa già buio. Sono proprio due dimensioni opposte, geografiche, storiche, culturali.
Qui in Bretagna mi trovo questa volta all’estremo: dall’Estremo oriente all’Estremo Occidente. E in una Estrema Europa, potremmo definirla: la Francia, molto più che altri Paesi, ne incarna i valori, lo spirito e le contraddizioni al massimo livello.
E che emozione mi danno sempre queste tre parole.
Il benessere diffuso è molto alto, ho respirato un’aria di grande benessere da quando sono approdata in Francia. In questa sorta di condensato dell’Europa si vive a un livello sconosciuto in qualunque altra parte del pianeta. Dobbiamo saperlo e ricordarcelo sempre.
Non tutti vi partecipano allo stesso modo, nemmeno in Italia, ma quelli che vi accedono sono una percentuale alta della popolazione. E, al contempo, piccolissima rispetto al resto del mondo.
Che cosa si vede da questo angolo di Occidente? Quali valori inestimabili che spesso diamo per scontati?
La natura è rigogliosa, ben tenuta, pulita e protetta; sulle strade transitano relativamente poche macchine e tutte si fermano alle strisce per farti passare; i mezzi pubblici funzionano benissimo e questa è la settimana della mobilità in cui puoi girare sui bus e sui traghetti della città gratuitamente; le persone usano la bicicletta come mezzo privilegiato e ci sono cabine chiuse dove ricoverarle.
Ovunque ci sono piste ciclabili e sentierini pedonali; le spiagge non hanno un filo di plastica e la raccolta differenziata in città si fa in cassonetti discreti che immettono nel suolo; le case sono basse e ordinate, non lo vedi l’ecomostro dietro l’angolo; il cibo è vario e di gran qualità, i mercati sono un tripudio. I ragazzi dopo la scuola vanno al mare a fare corsi di surf. Gli anziani sono molto fitness, fanno tutti le camminate di benessere e campano cent’anni. Si vedono molti disabili in giro, facilitati nella loro mobilità. Vai dappertutto tranquilla, in totale sicurezza.
Anche nel villaggio più piccolo di una zona non particolarmente ricca, come la Grand-Combe (Alès), dove sono stata una settimana, ci sono un collège (che corrisponde alla nostra Secondaria di primo grado) di alta qualità, un liceo professionale - qui istruzione e lavoro vanno insieme - e una scuola cattolica.
E queste sono le cose che si vedono a occhio nudo da una persona che non vive qui. E poi ci sono quelle che non si vedono e che ci raccontano, i servizi sociali, l’efficienza della pubblica amministrazione, la bontà della sanità e dell’istruzione gestite dallo Stato.
Non ti voglio annoiare con gli elenchi, ma soltanto passare un concetto che mi sta a cuore: l'ecologia, la sicurezza, il benessere, l'istruzione, la sanità e la mobilità pubbliche, i diritti sono beni comuni, valori inestimabili che in questa forma abbiamo soltanto qui - a diversi livelli, certamente, in Italia meno che in Francia, ma tutti gli altri se li sognano, nel vero senso della parola.
Non sto parlando della manciata di australiani e newzelandesi, trenta milioni in tutto; né degli statunitensi, che comunque non godono del benessere sociale che hanno gli europei occidentali, e nemmeno i giapponesi, che sono molto meno ricchi e tutelati di noi. Ma di tutti gli altri miliardi di asiatici, africani, sudamericani.
Ci penso continuamente in questo viaggio, alla casualità che mi ha fatto nascere sullo scoglio avvantaggiato anziché su quello sommerso dalla necessità, dallo sfruttamento, dalla miseria, dalla sovrappopolazione.
Non ho meriti per questo, non abbiamo meriti. Abbiamo anzi piuttosto demeriti rispetto al resto del mondo, con i danni che l’Europa occidentale ha fatto col colonialismo e i cui effetti continuano imperterriti a manifestarsi.
Una cosa che possiamo fare è esserne consapevoli, fare la nostra parte perché tutti possano condividere questi meravigliosi beni comuni e non lamentarci continuamente perché le cose non funzionano. In Italia siamo specialisti. Le cose che non funzionano per gli esseri umani non sono qui da noi, ma lontano da noi, e laggiù è facile non vederle o ignorarle.
Ti lascio un sorriso. E ai prossimi pensieri nomadi 🙏
✨Nomadi digitali: chi sono, che cosa fanno e come diventarlo (anche in Italia)
Un articolo completo, con dati, mete e storie su un fenomeno sfaccettato che si sta espandendo. In Italia siamo 800 mila, di cui più della metà donne, in controtendenza rispetto ad altre provenienze. E nel mondo sfioriamo i 35 milioni.
Se ti interessa, leggi qui il pezzo sul Corriere.
✨Il libro che viaggia con me
Porto sempre un libro con me, su carta, piccolo, perché non pesi troppo nello zaino, o in audio.
Questa settimana sto terminando un libro che mi accompagna da un po’ e che audioleggo a spizzichi, tra altri, L’ansia del colibrì, di Thomas Leoncini. E’ interessante perché propone una lettura dell’ansia come “portale” verso il cambiamento: se invece di cercare di combatterla ascoltiamo la sua voce, saprà dirci in quale direzione andare se non stiamo bene dove stiamo.
Se vuoi tuffarti nelle sue parole clicca qui.
✨Viaggi dentro e fuori
I Pensieri Nomadi non sono diari di viaggio, ma raccontano i luoghi del mondo e anche quelli dell’anima come esperienze di vita. Te ne lascio un altro, che magari non hai letto, per conoscerci un po’ di più.
Penso che l'Europa rappresenti un baluardo inimitabile del binomio NATURA e STORIA e offre angoli di paradiso quanto a bellezza, benessere e civiltà.. su questo ultimo concetto non lasciamoci però abbagliare dalle LUCI DELL' OCCIDENTE, e della ILLUSTRE FRANCIA che tanto ha a cuore il valore e i diritti dei propri cittadini, ma al contempo annovera tra i peggiori misfatti di ingerenza politica militarizzata anche ai nostri giorni in svariati paesi dell'Africa, senza pietà devo dire, a sentire le testimonianze di chi incontro qui da noi, in fuga dal proprio paese.. Meditate sulla bellezza della reggia dai saloni scintillanti, se sentite provenire grida di orrore dalle cantine..
Che questi pensieri non turbino l'incanto e il piacere di tutti i viaggiatori ammirati, in special modo Cristina e Giorgio che abbraccio con affetto, ma contribuiscano a quella CONSAPEVOLEZZA sempre vigile e desta a cui si auspica nell'articolo. Bonne journée à tous ❤️
Andare a giro per la Francia ed incontrare, in ogni villaggio, sulla facciata di ogni casa municipale, la scritta "Libertà, Uguaglianza, Fraternità" è davvero qualcosa di unico, confortante: che fa stare bene, che mi fa - e mi ha fatto - sempre star bene! Tutte le volte che varco le Alpi, sento, fin da subito, di respirare un'altra aria... Qua, in queste terre, vi è un tale senso di civiltà, un così alto valore del senso civico, una così alta attenzione al rispetto e alle esigenze di ogni singolo individuo - anche dei più deboli, degli anziani -, che per me è davvero difficile trovare tutto questo altrove! La cura, il rispetto, l'attenzione per il verde, per il paesaggio, qui è davvero sorprendente... Giardini pubblici, parchi urbani, riserve naturali, sono tutti tenuti magnificamente. Non trovi un pezzetto di plastica da nessuna parte... Le coste, i parchi marini, le spiagge sono immacolate. Ognuno, ogni singolo cittadino, collabora, nel suo piccolo, a questo 'Grande Progetto': al mantenimento e al rispetto della Grande Natura! È davvero difficile - a me non è mai capitato - di trovare qualcuno che butti una carta a terra, anche un solo foglio... Semmai, al contrario, mamme o signori che riprendevano nei parchi, o giardini, dei bimbi: per un loro comportamento scorretto! Nulla è fuori posto; nulla è lasciato al caso. Panchine, piste ciclabili, fontane, tutto è lì per assolvere ad un loro compito, ad una funzione specifica, tesa alla salute e al benessere di tutti! I luoghi che andate visitando sono, per me, davvero unici: Lorient (con il suo mare intero); il vicino Golfo di Morbihen (con tutta la sua frastagliatissima costa); la vicina Carnac (uno dei luoghi più sorprendenti al mondo, per gli allineamenti megalitici che la distinguono); la Penisola del Quiberon (con le sue spiagge uniche, selvagge); Vannes (con i suoi mirabili giardini, che circondano le antiche mura)... Insomma, la Bretagna rappresenta davvero qualcosa di magico, di unico: con le sue luci; i suoi paesaggi; i suoi castelli; i suoi villaggi... Le sue alte e basse maree, i suoi antichi calvari in granito, con le croci piene di muschio, che segnano da lontano il verdissimo paesaggio. Non ultimo, i suoi colori... Non si può venire via senza portarsi dietro il ricordo delle sue brughiere, in riva al mare; o delle sue ortensie, con le loro splendide infiorescenze che vanno dal blu al viola acceso... Lì, a due passi da Lorient, il Finèstère (il Finisterre...): un territorio ricco di luce, che a me evoca mille ricordi, mille fantasie... Uno per tutti: il piccolo villaggio di Locronan!
Buon viaggio, Cristina e Giorgio, alla scoperta di alti e grandi valori...