Oggi a proposito di essenzialità ho trovato dentro di me un pensiero: non abbiamo nemmeno bisogno di cattedrali, di luoghi si raccoglimento, stanze speciali, basta il corpo. È lui il piccolo Eremo che custodisce il Sacro...avvolge l'essenza dell'Essere senza nome e senza forma, non ci occorre altro.
Cara Cristina, condivido tutte le tue parole. La meta della leggerezza è un cammino liberatorio, imparare a togliere per rimanere con l’essenziale è una saggezza che si coltiva con il tempo. Si imparano nuovi equilibri. Grazie per i tuoi pensieri.
Ciao Cristina, come sai, sono arrivato anch'io a sessant'anni, lì ho compiuti che è poco... "Mi sembra adesso proprio arrivato il tempo del togliere". Sì, è arrivato il momento della leggerezza: la Leggerezza dell'Essere! Un aspetto, un quesito, che va di pari passo con la pesantezza, che si poneva Parmenide già sei secoli prima di Cristo... Un dilemma che attanaglia l'umanità. O chi, come noi, si sente e si ritiene leggero... come una 'piuma', una 'farfalla'... Mi trovo da tre settimane in Grecia: dapprima in quella classica; eppoi sulle isole. Da undici giorni a Milos... La trovo magnifica: forse - per la sua completezza e varietà di paesaggio - superiore a Santorini. Con oggi è previsto il rientro su Atene... Comunque, anch'io - anche se non lo si direbbe - sono per la leggerezza... Ma so benissimo di non essere bravo quanto te: essendo, da sempre, persona che non scende troppo volentieri a compromessi... Ma con l'età, si sa, si cambia. Con il tempo si smette di lottare... e di far battaglie.
Come dici te, occorre "Fare spazio, trattare soltanto le cose e le relazioni davvero essenziali per il nostro nutrimento e per la nostra crescita, per alimentare quel bene verso noi stessi e gli altri che è necessario per vivere con un senso". Già... con un senso!! Altrimenti - mi chiedo - che senso ha vivere... Ci sono dei valori, quali:
Grazie davvero di questa bellissima condivisione. Scrivi che non si direbbe, eppure ho sempre percepito in te un' anima di farfalla e uno spirito sognante, sei una fra le persone che conosco che ne ha di più 🙂 Un abbraccio leggero
Oggi a proposito di essenzialità ho trovato dentro di me un pensiero: non abbiamo nemmeno bisogno di cattedrali, di luoghi si raccoglimento, stanze speciali, basta il corpo. È lui il piccolo Eremo che custodisce il Sacro...avvolge l'essenza dell'Essere senza nome e senza forma, non ci occorre altro.
Hai ragione 🙏 Grazie per averlo formulato così bene
Cara Cristina, condivido tutte le tue parole. La meta della leggerezza è un cammino liberatorio, imparare a togliere per rimanere con l’essenziale è una saggezza che si coltiva con il tempo. Si imparano nuovi equilibri. Grazie per i tuoi pensieri.
Grazie cara Donatella, compagna di cammino
Auguri 😍
Quello che scrivi mi ha fatto pensare a due libri di Daniel Lumera:
"La via della leggerezza", scritto con Franco Berrino e "Ti lascio andare".
Sono entrambi magnifici. Se non li hai già letti potrebbero essere un valido regalo di compleanno.
Ti abbraccerei volentieri 🥰
Grazie 😊 intanto è un bel regalo questa tua indicazione...Il primo lo prendo senz' altro. E anch'io ti abbraccerei Fulvia ☺️
Ciao Cristina, come sai, sono arrivato anch'io a sessant'anni, lì ho compiuti che è poco... "Mi sembra adesso proprio arrivato il tempo del togliere". Sì, è arrivato il momento della leggerezza: la Leggerezza dell'Essere! Un aspetto, un quesito, che va di pari passo con la pesantezza, che si poneva Parmenide già sei secoli prima di Cristo... Un dilemma che attanaglia l'umanità. O chi, come noi, si sente e si ritiene leggero... come una 'piuma', una 'farfalla'... Mi trovo da tre settimane in Grecia: dapprima in quella classica; eppoi sulle isole. Da undici giorni a Milos... La trovo magnifica: forse - per la sua completezza e varietà di paesaggio - superiore a Santorini. Con oggi è previsto il rientro su Atene... Comunque, anch'io - anche se non lo si direbbe - sono per la leggerezza... Ma so benissimo di non essere bravo quanto te: essendo, da sempre, persona che non scende troppo volentieri a compromessi... Ma con l'età, si sa, si cambia. Con il tempo si smette di lottare... e di far battaglie.
Come dici te, occorre "Fare spazio, trattare soltanto le cose e le relazioni davvero essenziali per il nostro nutrimento e per la nostra crescita, per alimentare quel bene verso noi stessi e gli altri che è necessario per vivere con un senso". Già... con un senso!! Altrimenti - mi chiedo - che senso ha vivere... Ci sono dei valori, quali:
- La Pace, la Libertà la Giustizia;
- Il rispetto per la Natura e i nostri Simili;
- L'Uguaglianza e la Parità...
che sono per me imprescindibili.
Un caro abbraccio
Grazie davvero di questa bellissima condivisione. Scrivi che non si direbbe, eppure ho sempre percepito in te un' anima di farfalla e uno spirito sognante, sei una fra le persone che conosco che ne ha di più 🙂 Un abbraccio leggero