Essere se stessi è un’ impresa coraggiosa e difficile, tanto quanto cambiare se stessi. Eccomi qui: mi presento a chi ancora non mi conosce. Un saluto e buona lettura, Cristina.
✨✨ Un sentimento e una virtù
Coraggio è una parola fuori moda, dal suono antico. La incrocio poche volte, quasi fosse avvolta da un pudore, o forse in questo nostro mondo un po’ dimesso si avverte come fuori luogo, in controtendenza con altre dominanti e meno eroiche.
Coraggio fa parte del mio vocabolario di vita, cioè delle parole che uso per descriverla, per raccontare il mio percorso di cambiamento e quello di altri che, raccontando di sé, mi comunicano questo sentimento e questa virtù.
Il coraggio infatti ha questa particolarità: di essere un sentimento, una disposizione dell’anima e del cuore - deriva dal latino cor, cuore - e una virtù, cioè una qualità che fa bene a chi la esercita e che può riflettersi in modo benefico sugli altri.
Niente a che vedere con l’audacia, la sfrontatezza o la temerarietà guerriera di chi espone il petto al nemico, a cui spesso associamo il coraggio. L’accezione che preferisco ha piuttosto a che fare con la forza della responsabilità, prima di tutto verso sé stessi, di dar corso a una vita piena e autentica, che ha valore per noi e che può averlo per gli altri.
La più piena e la più autentica che possiamo permetterci, tenendo conto dei nostri limiti. Non in astratto e nell’immaginazione, ma in concreto, nelle scelte quotidiane. Sono infatti queste che ci sfidano, non i progetti inarrivabili o troppo lontani per essere intrapresi.
Nella mia esperienza, il coraggio è una pratica ben prima che un valore morale. Va coltivata intenzionalmente, non è mai acquisita una volta per tutte. E’ un atto di volontà che ci spinge ad agire quando ci troviamo davanti a un blocco, a qualcosa che non funziona più, a una decisione da prendere, a un passo nuovo che cambia la nostra solita direzione.
Non è un impulso istintivo, ma una azione consapevole che chiama a raccolta tutta la nostra forza ed energia mentale. E’ una chiamata che viene dall’amore per la vita, per noi stessi, e che, come l’amore, ha origine nel cuore.
Ciao, benvenuta e benvenuto tra i Pensieri Nomadi
In questa newsletter settimanale condivido la mia esperienza: il cambiamento di vita, la scelta nomade, i valori che mi ispirano, la bellezza dei viaggi e degli incontri.
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✨✨ll coraggio e la paura
Nella mia esperienza, il coraggio è anche sempre dialogo con la paura. Il coraggio e la paura sono legati a doppio filo e costantemente si devono parlare: se non lo fanno, non stiamo in equilibrio e non abbiamo pace interiore. E’ questo è l’obiettivo più alto, almeno per me.
Le paure ci sono, e non tutte sono superabili. Come mi ha insegnato un maestro rabbino che ho seguito per anni, certe cose non si risolvono, inutile pretendere che passino, bisogna conviverci. Il coraggio serve proprio a questo: per guardarle negli occhi, riconoscerle, dar loro un nome, caricarsele sulle spalle e portarle con sé. Amarle, se possibile.
Le mie vengono tutte con me, nello zaino, non posso dimenticarne nemmeno una. Patteggiare con le paure è la condizione per poter partire, per poter fare la vita che faccio, per viaggiare lontano da sola, per rinunciare a una casa, a un lavoro fisso, alle sicurezze. E’ la condizione di ogni cambiamento.
✨✨Siamo intrecci di coraggio e paura
Io sono una nata con moltissime paure: paura di non essere adeguata, di non essere all’altezza delle aspettative, di essere abbondonata, rifiutata, criticata, esclusa; paura del vuoto, di sbagliare e di essere sbagliata; paura di viaggiare da sola; paura di andare in bicicletta, di guidare, di nuotare. Paura di parlare. Ero una bambina balbettante.
E moltissime volte ho sperimentato la potenza del coraggio: di provare a dire una cosa che penso anche quando mi sento a disagio; di lasciare a metà un dottorato di filosofia quando mi sono accorta che non era la strada giusta per me; di lasciare a metà una storia d’amore cattiva; di tuffarmi in pieno oceano per guardare da vicino le mante; di dare le dimissioni a cinquant’anni per cambiare vita; di chiedere aiuto quando non ce la faccio ad attraversare un ponte troppo alto; di partire da sola per un lungo viaggio.
Le nostre vite sono intrecci di coraggio e paura. E il coraggio di agire viene da un lavoro di consapevolezza, che è il più coraggioso e importante investimento che possiamo fare per noi stessi e per gli altri.
✨✨Il coraggio e la fiducia
Perché il coraggio non sia sfida deve essere anzitutto coraggio di accettarci come siamo. Questo non ci paralizza, anzi, ci bloccano le paure-fantasma: non accolte, non elaborate, congelate, rimosse.
Quando ho dato le dimissioni o quando ho lasciato la casa, non ho sfidato la paura del futuro o la paura del cambiamento, né le ho negate; quando sono partita per la prima volta in solitaria, non ho sfidato la paura di non farcela, ma ho provato ad avere fiducia nelle mie potenzialità, senza disconoscere i limiti. Il coraggio come atto di responsabilità ha bisogno della fiducia, non c’è l’uno senza l’altra.
Fiducia è amica del coraggio, ed ecco un’altra parola fuori moda. In un mondo sfiduciato si preferisce sfida: la trovo dappertutto, dall’economia alla psicologia, la trovo sbruffona, violenta, incurante degli effetti collaterali. Il coraggio e la fiducia sono curanti perché rispettosi.
Non avere paura della paura e avere fiducia nel proprio coraggio è una buona via per intraprendere la nostra speciale impresa, quella per cui un pezzettino di noi guarirà.
✨✨A proposito di parole per la vita
Ti segnalo una bella lettura: Linguetta. Una lattina di parole da stappare, la newsletter di
che arriva ogni settimana portando una parola importante. C’è anche la paura: «La paura ci aiuta a vivere momenti delicati della vita però può anche bloccarci. Riuscire ad attraversarla serve a predisporci all'azione, come nei bambini». Vediamo se arriva anche coraggio.Posso fare qualcosa per te? Ispirazioni, viaggetti, cambiamenti? Scrivimi a questa mail: cris.rolfini@gmail.com. Per il puro piacere di condividere, questo spazio è libero da ogni commercio. Sono per la gratuità in tutte le sue forme, fosse per me abolirei il denaro.
Ecco, trovare Linguetta in questa puntata mi ha fatto emozionare molto. La convivenza con le paure è qualcosa con cui regolarci sempre, e per me è un confronto continuo.
Grazie per le belle parole Cristina, e arriverà anche il tempo di entrare dentro la parola 'coraggio' 💛.
Mi fa bene sentire parlare di coraggio con lo stesso spazio della paura ...per non avere paura della paura...come ha detto qualcuno ;)