Ogni tanto va fatto. Perché nel racconto la vita prende un senso. È una verifica di come si è, di dove si è. La scrittura serve a questo. E raccontarsi agli altri è molto potente.
Buongiorno Cristina, forse ce lo siamo già detti, durante quei bei pomeriggi di passeggiate e tuffi in acqua all'Argentario, da poco trascorsi... Anzi, a dire il vero, ne sono quasi certo... O forse no, avendo in quei momenti parlato anche tanto, e di tante altre cose, in mezzo e con i nostri cari amici... Ma non importa! Se così fosse, mi ripeto... Hai un gran dono: la scrittura, che arriva e mi 'tocca'! È davvero bello leggerti... Per me, e non solo, è sempre momento di riflessione e di approfondimento... L'altro ieri, ci trovavamo in barca al largo dell'Argentario, in mezzo a flutti e onde spumeggianti... Il vento era teso e in lontananza si stagliava, come un colosso, il Monte Argentario! In un batter d'occhio, il discorso che, man mano, si tesseva tra di noi è volato a te... e al tuo blog. Ad un certo punto, Milly, sorridendo, mi dice: "...io lo sapevo che ti sarebbe piaciuta ed anche tutto quello che lei mette sul suo blog... Ed è per questo che volevo che la conoscessi e che ne entrassi a far parte del gruppo". Ormai sono due anni, o anche più, che ti leggo... Grazie Cristina e grazie anche a Milly... e a tutti i vostri amici
Grazie Cri.. Hai questo dono bellissimo... Per te...per molti... per me. Ogni lettura stimola qualcosa dentro.. Ora, la voglia di prendere la penna e buttar giù non un veloce resoconto della giornata ma..un po' di più
Ciao Cristina, sono ancora una volta in sintonia con il tuo pensiero, ma non capisco come quel bell'edificio, anche se da restaurare, possa rappresentare il raccontarsi, non sono riuscita a trovare il nesso. Ti dispiacerebbe chiarirmi come la vedi? Grazie, il tuo blog mi piace molto, è sempre stimolante e piacevole leggerti.
Quell' immagine mi ha richiamato la scrittura, perché pur non nascondendo i buchi, pur lasciando l'edificio com'è nella sua autenticità, i ricami in un certo senso lo ricompongono, gli danno nuova vita, nuovo senso. Non trovi?
Questo fa la scrittura per me, non nasconde i buchi ma li compone in una trama, dà loro un senso nuovo, una bellezza nuova.
Io l'ho capito così. Mentre scrivi di te, chiarisci meglio quello che hai vissuto. Trovi un significato che magari, mentre stai vivendo ti sfugge e raccontandolo ti accorgi che forma o che significato aveva. E a volte trovi la bellezza di certe situazioni proprio dopo averle descritte...
Sì, ecco, ora ci stanno le tendine ricamate. Era la descrizione dell'edificio, quel "cadente" che mi aveva portato fuori strada. Ma è evidente che non sempre ci troviamo in situazioni piacevoli o completamente positive.
Buongiorno Cristina, forse ce lo siamo già detti, durante quei bei pomeriggi di passeggiate e tuffi in acqua all'Argentario, da poco trascorsi... Anzi, a dire il vero, ne sono quasi certo... O forse no, avendo in quei momenti parlato anche tanto, e di tante altre cose, in mezzo e con i nostri cari amici... Ma non importa! Se così fosse, mi ripeto... Hai un gran dono: la scrittura, che arriva e mi 'tocca'! È davvero bello leggerti... Per me, e non solo, è sempre momento di riflessione e di approfondimento... L'altro ieri, ci trovavamo in barca al largo dell'Argentario, in mezzo a flutti e onde spumeggianti... Il vento era teso e in lontananza si stagliava, come un colosso, il Monte Argentario! In un batter d'occhio, il discorso che, man mano, si tesseva tra di noi è volato a te... e al tuo blog. Ad un certo punto, Milly, sorridendo, mi dice: "...io lo sapevo che ti sarebbe piaciuta ed anche tutto quello che lei mette sul suo blog... Ed è per questo che volevo che la conoscessi e che ne entrassi a far parte del gruppo". Ormai sono due anni, o anche più, che ti leggo... Grazie Cristina e grazie anche a Milly... e a tutti i vostri amici
Grazie a te, caro Flavio, le tue parole mi lusingano:-) buoni giorni spumeggianti
Anche io trovo che sia importante in qualche modo raccontarsi.
A volte mi rendo conto che io tendo più al passato e rivelo sempre una nota nostalgica di fondo.
Forse il presente mi sfugge nella delirante corsa del quotidiano.
L'idea di chiudere le finestre con dei ricami all'uncinetto è carinissima, io la vedo come un gesto per restituire bellezza.
Verissimo: raccontiamoci nel presente e mettiamo dei bei pizzi alle nostre tendine
Grazie Cri.. Hai questo dono bellissimo... Per te...per molti... per me. Ogni lettura stimola qualcosa dentro.. Ora, la voglia di prendere la penna e buttar giù non un veloce resoconto della giornata ma..un po' di più
Mi fai contenta
Ciao Cristina, sono ancora una volta in sintonia con il tuo pensiero, ma non capisco come quel bell'edificio, anche se da restaurare, possa rappresentare il raccontarsi, non sono riuscita a trovare il nesso. Ti dispiacerebbe chiarirmi come la vedi? Grazie, il tuo blog mi piace molto, è sempre stimolante e piacevole leggerti.
Cara Fulvia, grazie a te.
Quell' immagine mi ha richiamato la scrittura, perché pur non nascondendo i buchi, pur lasciando l'edificio com'è nella sua autenticità, i ricami in un certo senso lo ricompongono, gli danno nuova vita, nuovo senso. Non trovi?
Questo fa la scrittura per me, non nasconde i buchi ma li compone in una trama, dà loro un senso nuovo, una bellezza nuova.
Io l'ho capito così. Mentre scrivi di te, chiarisci meglio quello che hai vissuto. Trovi un significato che magari, mentre stai vivendo ti sfugge e raccontandolo ti accorgi che forma o che significato aveva. E a volte trovi la bellezza di certe situazioni proprio dopo averle descritte...
Sì, ecco, ora ci stanno le tendine ricamate. Era la descrizione dell'edificio, quel "cadente" che mi aveva portato fuori strada. Ma è evidente che non sempre ci troviamo in situazioni piacevoli o completamente positive.
Ciao Cristina, alla prossima.
Grazie Fulvia, hai illuminato nuovi aspetti
Grazie Cri
Maria ❤️ benvenuta