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Avatar di Flavio Chiovenda

Non posso certo dire di essere un pellegrino. Ma, nell'andare su e giù per l'Europa che amo tanto, sono arrivato almeno un paio di volte a Santiago de Compostela. E, dopo avervi fatto sosta, ed essere entrato nella grande e fastosa Cattedrale (per i miei gusti anche troppo carica, preferendo per mia natura cose più sobrie, quali il romanico e il gotico) ho portato anch'io omaggio all'Apostolo Giacomo... Ma, come un 'vero' devoto dell'antichità, mi sono spinto poi oltre... Sono arrivato a "Finisterre", a qualche decina di chilometri di distanza! Dove, per i pellegrini del Medioevo, là finiva il vero Cammino di Santiago! Un posto unico, magico, di forte spiritualità, di vero raccoglimento; a strapiombo su un mare infinito, dalle grandi e forti energie. Consiglio a chiunque di spingersi fin qui e di andarlo a visitare! È un luogo ricco di pathos; ma bisogna arrivarci preparati, per poter cogliere tutto quello che questo angolo di terra ci può regalare! Vibranti energie arrivano dalla terra, dal sole e dal vento, che vi spira attorno! Io mi sono sentito, all'improvviso, attraversare da questa vibrante energia... Una sensazione unica, irripetibile! Come evoca il suo nome, 'Finis Terrae', un tempo si pensava che lì finisse il mondo; eppoi, oltre, non ci fosse più nulla! Là, davanti allo sterminato Oceano Atlantico, dove sotto s'infrangono roboanti onde, di un mare sempre in tempesta, gli antichi romani vi avevano innalzato un altare al dio Sole. Vi consiglio d'arrivarci di pomeriggio, al calare del sole, quando, con il tramonto, tutto s'intensifica. Avendo, anche con sé, un briciolo di fortuna. Perché qui, da queste parti, non sempre si ha il caldo e il sole... Ma quando dice d'arrivare, in quest'angolo di Galizia, come su tutto il resto del Portogallo, il cielo comincia ad assumere una luminosità unica: di un azzurro intenso, mai visto, quasi blù; dove il sole sembra non tramontare mai. Talvolta, sparisce nei flutti dell'Oceano alle 10-11 di sera, e anche più!

Da quando ero giovane, eppoi fino ad oggi, mi sono messo alla ricerca di tutte le 'nostre' 'Finis Terrae'. Per ritrovare quella sensazione unica, speciale, che avevo lì provato, quando ero ragazzo... E così mi sono spinto a: Finistère, in Bretagna; a Santa Maria di Leuca, in Puglia, dove un tempo si vedevano arrivare le navi di ritorno dalla Terra Santa; a Cabo São Vicente, in Portogallo, l'estrema punta sud-occidentale della Penisola iberica; dove anche lì si vedevano andare e venire le caravelle per le Indie e alla ricerca di nuovi mondi... Anche Cabo São Vicente, è un luogo davvero speciale. È su un faraglione, a picco sull'Oceano, al termine di un cammino di pellegrini: d'incommensurabile bellezza paesaggistica. S'innesta su uno dei tanti percorsi diretti a Santiago di Compostela. Se pensate di progettare un cammino verso Santiago, prendete in considerazione di farlo partire dal 'cuore' della Francia, passando attraverso l'Alvernia (Auvernie, francese). Con al centro l'affascinante Le Puy-en-Voley, già allora su uno dei più importanti cammini di Francia. È un territorio ricco di fascino, a sette/ottocento chilometri da Roncisvalle: caratterizzato da vulcani spenti, da dolci colline, da un'infinità di ponti, chiese romaniche, e cattedrali di gran fascino. Lungo il suo cammino, vedi passare gente con il bastone del pellegrino, con al collo anche la conchiglia di Saint Jaques... Tutte queste terre hanno un fascino unico; ma nessuno mi ha ridato più quella 'energia' che ho avuto da "Finisterre"! Buon viaggio a tutti

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Avatar di Andrea M. Alesci

Che bel racconto, Cristina. Mi hai riportato a vent'anni fa, quando feci il cammino di Santiago in bicicletta, insieme ad altre 24 persone amiche. Rimane uno dei viaggi più belli che abbia mai fatto.

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