Tre cose di questo viaggio utili alla vita, e altre sorprese
Da un viaggio si torna sempre un po' cambiati e più ricchi. Se le parole sono specchio dell'anima, cominciamo da qui.
Sono moltissime le cose che porto con me da questo viaggio in Estremo Oriente, durato più di cinque mesi e quasi finito. Impressioni, incontri, immagini, emozioni, riflessioni che si sono depositate e stratificate andando a modificare alcune visioni e punti di vista, come ho variamente scritto in questi mesi. Gli scritti li trovi qui.
Fra quelle più interessanti, ne seleziono tre. Mi paiono utili alla vita; se praticate, possono portare pace e benessere nella quotidianità. In noi stessi e nel nostro rapporto con gli altri.
🍀Offrire per onorare e ringraziare
Bali, Laos, Vietnam. Qui lo fanno tutti, tutti i giorni. Nei più svariati modi e alle più diverse entità, secondo la propria cultura. Si offre agli dèi, agli spiriti, agli antenati, agli alberi, alle rocce, al fiume, al cielo, alla montagna, ai maestri, al mare, per onorare, ringraziare, chiedere protezione, compassione, fortuna, successo. In una parola, per partecipare della loro grande energia.
Si offre allo spirito della montagna perché porti la sua forza fin dentro alle case, e si offre al mare al rientro delle barche. Vietnam, Hue.
Non c'è un particolare dogmatismo, è un comportamento naturale diffuso tra la gente. Si può fare la mattina o la sera accedendo un bastoncino di incenso, con un fiore e dell' acqua, come a Bali; si può allestire un angolo della casa con un piccolo altare dove posare un frutto, un fiore, un dono, tenere accesa una luce, come in Vietnam.
Un laico potrebbe dire che si tratta di dedicare qualche minuto di attenzione alla vita, per non lasciarla passare inosservata nella fretta del fare.
Non è necessario identificarsi con una particolare tradizione spirituale, né essere religiosi. È piuttosto un riconoscere l'esistenza in tutta la sua potenza, un celebrare noi stessi per il semplice fatto di essere al mondo.
Osservando le offerte, le ho intese come pratiche di connessione e di pace, che aiutano a renderci più centrati e, insieme, a decentrarci in uno spazio più largo che ci comprende ridimensionando i nostri egoismi. E’ interessante lo spunto, ognuno troverà il suo modo.
🍀Impegnarsi, non lamentarsi, restare in armonia
Se dovessi riassumere quello che ho sentito attraverso i comportamenti delle persone, lo direi così. Ci sono mille sfumature, naturalmente, e le culture delle popolazioni asiatiche che ho incontrato in questo viaggio sono diverse, ma questo mi sembra un fondo comune. Un bel modo di stare al mondo e di far fronte alla realtà.
Impegnarsi, ossia fare bene il proprio senza troppi capricci, anche quando è dura. E da queste parti sono abbastanza dei duri, provati nel tempo da condizioni non facili. L'armonia nella famiglia e nella società è un valore tenuto in alta considerazione nella cultura buddhista come in quella confuciana, le più diffuse qui, e intrecciate tra loro. Lo è anche nel mio universo, ho un radar per percepirla.
I risultati di questa triade morale si vedono bene in Vietnam, dove negli ultimi decenni è migliorata la vita della gente e il benessere comincia a toccare anche chi per secoli ne è stato del tutto escluso. Passeggiando nelle città e incontrando le persone, si avverte una particolare energia positiva. Ci sono un sacco di bambini: un segnale che il modello funziona.
In Vietnam, come negli altri Paesi cosiddetti “in via di sviluppo”, oltre alla grande economia c’è una piccola economia che regge l’intera società, fondata sul piccolo commercio. Spesso è la moto il luogo di lavoro.
Sarà che detesto la lamentela, una iattura contagiosa che affligge ogni ambito del nostro vivere civile, soprattutto in Italia. Che avvilisce lo spirito, paralizza l'azione e conduce ad autocompiacersi nella negatività. Diversa è la critica circostanziata che indaga le ragioni di ciò che non funziona per cercare la via del cambiamento. E questa richiama ancora l'impegno in prima persona a costruire il nuovo, in armonia con gli altri e la natura, e non "contro". Questo ho tratto da ciò che ho visto qui.
🍀Per che cosa sono grata oggi?
Nelle settimane trascorse sulla minuscola isola di Kepa, nell'arcipelago di Alor, Indonesia orientale, la sera facevamo un gioco: tre cose per cui sono grata.
La “Petite Kepa” è un villaggio sostenibile che sta ripartendo solo adesso dopo lo stop della pandemia. Ne ho parlato qui. Ci siamo stati a novembre, non c'erano turisti ma un gruppo di ragazzi di diverse nazionalità che lavoravano al progetto. Abbiamo passato insieme giornate molto speciali in uno degli scenari più suggestivi di questo lungo viaggio, e la sera, nella tavolata comune, ognuno di noi condivideva le sue gratitudini.
Ci sono sempre tre cose per essere grati, anche quando non sembra così. Questo esercizio mi è piaciuto perché invita a cercare sempre dentro di noi le risorse per stare bene. Oggi sono grata per le parole che arrivano fluide mentre scrivo il mio blog, per il messaggio che ho ricevuto da un' amica che mi pensa da lontano, per la passeggiata che il mio corpo mi ha consentito di fare.
Anche questa è una pratica, come le altre due. Se la facciamo nostra nei giorni di luce, sarà più facile trovare fonti di gratitudine quando i giorni saranno bui.
Quali sono le tre cose per cui sei grata o grato oggi?
L’incanto dell’arcipelago di Alor, Indonesia orientale.
Le tappe di una scelta
Sono a Ho Chi Minh, la vivace capitale del Vietnam, quando il simpatico
, autore di mi sorprende con la richiesta di un' intervista da pubblicare sul suo canale YouTube, una miniera di informazioni pratiche su mille aspetti del viaggio, mete, costi, visti ...fatti un giro!Ne sono onorata e contenta, sia perché scopro un modo comune di intendere il viaggio, come crescita, conoscenza e condivisione, sia perché mi fa piacere che la mia scelta possa essere di ispirazione o di incentivo per qualcun altro.
✴️Come sono arrivata alle dimissioni a cinquant'anni, un' età ritenuta in genere "pericolosa" per decisioni di questo tipo ✴️Lasciare posto fisso e casa: quali le difficoltà incontrate e quali invece i sostegni ✴️La bellezza di una vita in viaggio e le criticità, spesso nascoste in una visione romantica del nomadismo digitale ✴️Dove trovare le risorse ✴️Cosa suggerire a chi vorrebbe intraprendere un percorso analogo ✴️I viaggi del cuore e i programmi futuri
Abbiamo chiacchierato di queste cose e ci trovi qui se ti fa piacere
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Posti belli dove viaggiare e lavorare
Uno dei vari coworking di Ubud, Bali. Tavoli da lavoro in mezzo alle risaie.
In questa nuova rubrica dei Pensieri Nomadi raccolgo i viaggi, i luoghi e le esperienze di questi anni. Nelle prossime settimane, troverai anche l’Indonesia e il Sud-est asiatico, dove sono ora, ma vorrei inaugurare la sezione del sito cominciando dall’inizio. Dalle Canarie, dove sono nati i Pensieri Nomadi, nell'inverno del 2020, durante la pandemia.
Non tutte le Canarie ma le piccole isole meno battute, dove ho fatto un'intensa esperienza in solitaria e dove posso suggerire di approdare a chi ama la natura e cerca posticini accoglienti e non troppo cari per viaggiare e lavorare da remoto.
Tre perle: El Hierro, la Gomera, La Palma. La più giovane, la più antica, la più lontana. L' isola dei vulcani attivi, l' isola di Cristoforo Colombo, l'isola di uno dei più grandi osservatori astronomici del mondo.
Come ormai sa chi mi segue da un po' di tempo, questo non è un blog di viaggi dove trovare informazioni turistiche. Ci trovi piuttosto emozioni, immagini riflesse nell'anima di chi scrive. Ispirazioni, per cominciare a esplorare.
Tutta un’altra direzione
Chiudo la newsletter di questa settimana, uscendo dal seminato per andare in un luogo che mi è pressoché sconosciuto: il mondo giovane di TikTok. Lo faccio con una storia tenera e bellissima raccontata dalla brava giornalista Eleonora Chioda, scopritrice di talenti italiani attraverso due pubblicazioni: StartupItalia e Beautiful Minds (La Repubblica).
La storia è quella di Lorenzo Colafrancesco, 24 anni, di Roma. Conosciuto su TikTok come @madpeopleloveme, compone, recita e pubblica poesie online. Lo seguono milioni di ragazze e ragazzi. «La parola è il mio posto nel mondo», dice. Porta la poesia nelle scuole e aiuta i giovani a esprimersi attraverso di essa, e quello che ne esce è straordinario. E’ chiamato il poeta dei social, ma non vuole fare l’influencer. Nel valore della poesia per la vita ci crede veramente.
Ciao Cristina, ti seguo da un po', affascinata dai tuoi racconti e dalle tue (invidiabili) esperienze.
Ho anche visto che in un periodo hai lavorato a distanza stando nella mia meravigliosa terra, la Sardegna!
Le tue riflessioni in questo articolo sono profonde, accarezzano l'anima.
Come la maggior parte delle persone che hanno un normale lavoro, e in più due figlie (ora universitarie) e genitori anziani, io e mio marito abbiamo viaggiato per brevi periodi (2-3 settimane) che purtroppo non ci hanno permesso di entrare così in sintonia con le altre culture.
Inoltre, avendo sempre voluto viaggiare anche con le bambine piccole, abbiamo limitato i nostri viaggi al "mondo occidentale", ossia Europa e nord America, facendo viaggi meravigliosi ma, nella maggior parte dei casi, senza entrare veramente in contatto con le persone del posto.
Ora abbiamo il desiderio di vedere posti nuovi, culture diverse.
Abbiamo fatto un mese fa un viaggio in Sri Lanka. Come classici turisti, è vero, ma il fatto di avere una guida locale a nostra esclusiva disposizione ci ha fatto assaporare il gusto di un viaggio più vicino ai luoghi visitati.
Mi affascinano tutti i paesi del sud est asiatico e in particolare il Vietnam, dove spero di andare al più presto e magari di riuscire ad organizzare da sola, anzichè affidarmi ad un tour operator italiano, ma preferibilmente con un accompagnatore locale.
Posso chiederti qualche consiglio? non voglio disturbarti, quindi giusto quello che ti viene in mente... una festa particolare, una località da non perdere, qualche accorgimento per non rimanere delusi...
Grazie! e se la vita è un viaggio, ti auguro buon proseguimento del viaggio della vita
Col cuore
Ciao Cristina, ti leggo e riconosco tanti dei posti dove sono stata e tante delle sensazioni che ho vissuto. Grazie! Ti leggo e rimpiango di aver iniziato a scrivere dei miei viaggi troppo tardi. Sono solo alla seconda newsletter, ma recupererò. Ti leggo e ti invidio anche un po’ perché io domani sarò in ufficio😅. Foto bellissime, complimenti.