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Avatar di Cristiano Guidetti

Dopo aver letto la tua newsletter io e Silvia ne parlavamo 😊 Io sono già da qualche tempo in un modus di viaggiare cambiato parecchio dagli ultimi anni. Ora sono abbastanza fermo e viaggio solo (purtroppo) per lavoro. Ma è sempre più intenso il desiderio di trovare il modo di star fuori qualche mese, fissi in qualche luogo da cui lavorate e poi rientrare qualche mese in Italia. Il problema è sempre quello... capire come gestire affitti e tutto il resto e non pagare doppio 😂 Fare un controllo oculato delle spese ecc... Questo 2025 ormai l'ho organizzato, ma per il prossimo anno le idee di maggior "nomadismo" sono già lì che fermentano.

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Avatar di pollywantsacracker

Quando penso all' eventualità di spostarmi per qualche settimana o mese, per provare ad abitare me stessa in primis ma anche una diversa esperienza dello spazio, la cosa che mi preoccupa di più non sono tanto le relazioni (sono quel tipo di persona che sente la mancanza degli altri dopo mesi), ma i rapporti lavorativi. Nel mio lavoro sento che mostrare presenza e supporto fa la differenza, sia per la qualità del lavoro (per lo meno per i progetti che coinvolgono più persone) ma anche per la fiducia che mi viene riposta. Insomma la mia paura non è di sentire la mancanza del lavoro, ma che il lavoro non senta la mia mancanza. Ma forse è solo perché sono "drogata" da quindici anni in azienda. :)

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